Tassazione acquisto prima casa.

Acquisto prima casa – Imposta di registro, ipotecaria e catastale in misura flat a 200 euro ciascuna e non del 2% per chi acquista l’immobile da una procedura esecutiva immobiliare o fallimentare.

D.L. 14.02.2016 n.18 (Art.16) convertito con modificazioni dalla Legge 08.04.2016 n.49 (Art.16)

Nel 2016 sarà fiscalmente vantaggioso acquistare la prima casa (sempre che in capo all’acquirente ricorrano le condizioni previste) scegliendola tra le tante occasioni delle aste giudiziarie: oltre alla decurtazione del prezzo dell’immobile dovuta, già di per sé, alla presenza di una procedura esecutiva/concorsuale (che, come noto, attraverso i ripetuti ribassi, consente un abbattimento dell’importo da pagare rispetto al valore di mercato del bene), ora lo Stato rinuncia alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, normalmente dovute per l’acquisto della prima casa, nella misura del 2% del valore della casa per la sola imposta di registro.

Al loro posto si dovrà pagare solo un’imposta fissa di 200,00 euro ciascuna quindi per complessivi euro 600,00. Il risparmio è notevole, potendo arrivare a migliaia di euro.

Per esempio, su un immobile pagato 250mila euro, l’imposta di registro risparmiata è di ben 4.800,00 euro (5.000,00 – 200,00).

È questo l’effetto del decreto legge “Salva Banche” – D.L. 14.02.2016 n.18 (Art.16) convertito con modificazioni dalla Legge 08.04.2016 n.49 (Art.16). Il provvedimento stabilisce che l’imposta di registro, nelle vendite giudiziarie non sia più per l’acquisto della prima casa determinata con un’aliquota del 2% (come è attualmente) bensì nella misura fissa di 200 euro ciascuna.

Se ad acquistare l’immobile è un’impresa scatta l’obbligo (già previsto dalla legge) di rivenderlo entro due anni. Questo stesso obbligo di rivendita, però, viene meno se ad acquistare è il privato e l’immobile viene destinato a prima casa.